Abodi:”Tutti alla stessa ora? Basta con i soliti sospetti”. Alta Corte Coni domani decide sul ricorso del Toro

PADOVA Andrea Abodi ha scambiato due chiacchiere su questo bellissimo ed incerto finale della serie B al Mattino.
Presidente, innanzitutto: perché non far giocare tutti alla stessa ora domenica? «Il calendario ci ha messo di fronte a partite decisive in orari diversi? Sono incidenti che capitano, io credo che sia arrivato il momento di ripudiare la cultura del sospetto».
Ammetterà, tuttavia, che Samp e Pescara, scendendo in campo per ultime, qualche vantaggio potrebbero averlo conoscendo i risultati delle altre… «Guardate l’Albinoleffe cosa ha combinato al Verona, e i gialloblù sapevano già cosa avevano fatto le avversarie dirette. C’è stato un sussulto di dignità e orgoglio nei bergamaschi, perché non potrebbe succedere ancora?».
Ma nessuno le ha chiesto di cambiare orari? «Certo. E io non ho voluto dare seguito alle richieste di contemporaneità delle gare della penultima giornata. Perché penso che, quando si gioca, l’unico obiettivo sia solo vincere, senza calcoli. Bisognerebbe imparare dagli altri Paesi, e io sono un po’ stanco di prendere lezioni dall’estero».
Dopo i risultati dei recuperi di martedì, il Torino è praticamente in A? E per i playoff, chi vede favorito? «Non mi pronuncio, perché spettacolo, pathos e incertezza ci accompagneranno sino all’ultimo turno. Sopra e sotto mi sembra comunque che tutto sia aperto. E ciò mi conforta perché ci consente di sanare il conto con il passato tanto chiacchierato».
A proposito, e il calcioscommesse? «Come Lega ci siamo già costituiti parte lesa nel dibattimento e ora chiederemo il sequestro preventivo dei beni nei confronti di chi verrà condannato. Quanto alla data d’inizio del processo sportivo, penso che potrebbe anche cadere a playoff e playout in corso».


C’è grande attesa intanto a Torino per la decisione che l’Alta Corte del Coni prenderà domani in relazione al ricorso presentato dalla società granata dopo la restituzione dei tre punti al Padova per la nota vicenda del black out del 3 dicembre 2011. Il giudice sportivo, che non poteva pronunciarsi due volte sulla stessa gara e aveva assegnato lo 0-3 a tavolino alla squadra di Ventura, è stato sconfessato dalla Corte di Giustizia Federale, che ha ripristinato il risultato del campo: 1-0 a favore dei biancoscudati.


Fonte | Stefano Edel per Il Mattino di Padova