Calori torna a Cittadella: “Quel mio esonero? Spero non sia stato per Italiano”

BRESCIA Era il 14 marzo 2011 quando il Cittadella riuscì a battere 3-1 il Padova di Alessandro Calori (a questo link un resoconto di quella terribile serata). La sconfitta in quel derby costò la panchina al tecnico toscano. Dopo un anno Calori torna nello stadio del misfatto e per di più nello stesso spogliatoio che vide duri confronti (su tutti quello tra Vantaggiato e Cestaro al termine del primo tempo). Con il suo Brescia l’ex allenatore biancoscudato apre il cassetto dei ricordi: «Quello che è successo fa parte di un percorso-commenta Calori-. Non ho rimorsi. Nella vita si fanno delle scelte, con le conseguenze che possono dare. Quella fu una serata particolare per tante cose». Perdendo a Cittadella quel Padova si era avvicinato alla zona playout. L’esatto contrario di quanto aveva fatto nel girone d’andata: «Penso di aver fatto 8 mesi intensi e di aver dato un’impronta importante alla squadra. Sono cresciuti giocatori come El Shaarawy. Ho ereditato una squadra che si era salvata ai playout e che con me aveva iniziato a giocare, non lo dicevo io, uno dei più bei calci della B. Poi sono arrivati gli infortuni pesanti di Succi, Di Gennaro ed El Shaarawy». Senza quei forfait chissà dove sarebbe arrivato quel Padova: «Non so se saremmo giunti in serie A. Nel calcio tutto può succedere, perché spesso c’è dell’illogicità. Rifarei tutto quel che ho fatto a Padova». Con Cestaro e Foschi la stima è rimasta intatta: «Il presidente non l’ho più sentito. E’ una persona ambiziosa. Foschi è, come Cestaro, un lavoratore che fa la differenza». Vantaggiato e Italiano? «Vantaggiato con me ha fatto 11 gol. Italiano è stato a lungo infortunato. Ha voluto il mio esonero? Se avesse questo potere… Mi auguro per lui che non sia così». Calori ritrova Di Nardo: «Con me ha avuto problemi fisici. Ha avuto tanta concorrenza. Ha sempre dato il massimo». Mentre nel suo Brescia il tecnico toscano avrà in squadra quel Piovaccari che quella sera contribuì con la sua doppietta al suo esonero: «Sto cercando di inserirlo in questo nuovo contesto. Conto nel suo rilancio». Infine un occhio all’avversario di domani il Cittadella: «Sa fare calcio. E’ l’unica squadra che tiene da 7 anni lo stesso allenatore. Quando c’è programmazione.»
Fonte | Federico Franchin per Il Mattino di Padova