Primavera: Il Padova indenne a Varese

Il Varese non riesce ad andare oltre allo 0-0 contro il Padova e lascia per strada due punti pesanti. Più che la conferma dei biancoscudati come bestia nera dei biancorossi, a decidere l’esito del match è stata soprattutto la prova decisamente sottotono dell’undici di Tomasoni, imprecisi in impostazione e quasi mai pericolosi in zona gol. Come detto i punti persi sono pesanti, sia in senso assoluto che, in particolare, relativamente alla classifica: esclusa l’Inter, che recupererà in aprile la gara contro il Vicenza (rinviata poiché i neroazzurri giocheranno domani, contro l’Ajax, la finale della NextGeneration Series), tutte le avversarie dirette hanno infatti vinto. Il Milan ha demolito l’Hellas a Verona con un sonoro 1-6 ed ha così scavalcato i biancorossi (42 contro 41); l’Albinoleffe si è imposta di misura in casa del Brescia ed è ora a -1; a -2 c’è invece il Chievo che ne ha fatti 4 al Cittadella.

FISCHIO D’INIZIO – L’undici di partenza biancorosso è lo stesso di settimana scorsa, ad eccezione di capitan Samba che rientra dalla squalifica e si piazza al centro della difesa al fianco di Qaqi (nella foto di Fabrizio Riboni); completano la linea difensiva davanti a La Gorga Fiamozzi e Lazaar. A metà, dietro alle due punte Zamble e Furlan, agiscono centralmente Greco e Bassi Borzani e sugli esterni De Feo (il migliore dei suoi) e Jadilson. In panchina, vista la squalifica di Tomasoni, c’è ancora Ermes Berton. Nelle fila del Padova di Paolo Favaretto occhi puntati sugli attaccanti esterni Banzato e Radrezza, che decisero rispettivamente l’andata di campionato (1-0) e quella di Coppa Italia (2-1); tra i due, al centro dell’attacco, c’è lo stazzato Guessan.

IL PRIMO TEMPO – Nelle fasi iniziali della gara la miglior occasione capita agli ospiti, quando Radrezza batte profonda una punizione dalla metacampo (20′): La Gorga calcola male la traiettoria, alle sue spalle Girdvainis trova di testa il pallone ma non riesce a indirizzarlo nello specchio. Prima di questo brivido lungo la schiena del portiere biancorosso, si segnalano solo un debole colpo di testa di Banzato (2′) e il sinistro strozzato di De Feo dai 25 metri (17′). Il Varese si fa vedere invece al 34′ con De Feo che, spalle alla porta, fa un palleggio e cerca di soprendere Ruffato con una palombella tesa dai 20 metri; il portiere ospite guarda con preoccupazione la palla che scende però un filo tardi. Una prima frazione di gioco equilibrata, anche a causa di qualche errore di troppo, si conclude senza ulteriori opportunità.

LA RIPRESA – Dopo soli 3′ il Padova ha la possibilità di distendersi in contropiede: Cavestro, lanciato in fascia destra da Radrezza, raggiunge la sfera e crossa dentro l’area a favore di Guessan; il centravanti devia in tuffo di testa ma indirizza ben lontano dal bersaglio. Il Varese alza invece il baricentro senza però riuscire a trovare la giocata vincente. Il match è nelle mani dei biancorossi ma il Padova rischia poco, un po’ per la propria solidità difensiva, un po’ per la scarsa verve dei padroni di casa. Intorno alla mezz’ora arrivano gli unici due lampi della banda Tomasoni: al 32′ Truzzi serve Centrella che, spalle alla porta sull’altezza del dischetto, serve di sponda l’accorrente De Feo il cui sinistro potente è di poco altosopra la traversa; al 35′, su cross di Fiamozzi, Lazaar prende il tempo a tutti ma di testa manda dritto tra le mani di Ruffato. Le possibilità del Varese si spengono al 39′ quando Amelotti, in seguito a due gialli ingenui (il primo dei quali al 20′, tre minuti dopo essere entrato), lascia i compagni in inferiorità numerica. Il Varese chiude addirittura in 9 con Fiamozzi che macchia la sua prova, a gara praticamente finita, tirando il pallone contro la panchina ospite; il rosso, causato da un provocatorio lancio d’acqua partito da una borraccia dei padovani, è senza senso e racconta la frustrazione dei biancorossi per un risultato importante sfumato.

IL DOPOPARTITA – Paolo Tomasoni, che dovrà scontare un’altra giornata di squalifica per essere entrato negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo della scorsa gara contro il Brescia, non è contento della prova dei suoi: «Prestazione non positiva, in particolare nel primo tempo: è mancata la precisione in tutti i reparti e non siamo mai stati pericolosi. Nella ripresa invece abbiamo alzato il baricentro e siamo riusciti a costruire qualcosa di più ma, grazie anche alla difesa del Padova, che è venuto qui per portare a casa il pareggio, non abbiamo trovato il gol: peccato per il tiro di De Feo e soprattutto per il colpo di testa di Lazaar».


Varese-Padova 0-0

VARESE (4-4-2): La Gorga 6; Fiamozzi 4.5, Samba 6, Qaqi 6.5, Lazaar 6; De Feo 7, Bassi Borzani 5, Greco 5.5 (Truzzi dal 20′ st 5.5), Jadilson 6 (Centrella dal 27′ st s.v.); Zamble 5.5 (Amelotti dal 17′ st 4.5), Furlan 5.5. A disposizione: Bordignon, Parini, Minelli, Bastone. All. Tomasoni.
PADOVA (4-3-3): Ruffato 6; Cavestro 6, De Biasi 6, Girdvainis 6, Beccaro D. 6; Cavallini 5.5, Tessari 6.5, Longato 5.5; Radrezza 6 (Diakite dal 45′ st s.v.), Guessan 5.5 (Zanetti dal 32′ st s.v.), Banzato 5.5. A disposizione: Murano, Beccaro C., Beghetto, Danieletto. All. Favaretto.
Arbitro: Penno di Nichelino (Di Federico di Lodi e Maspero di Como) 6.5.
Note.Ammoniti: Bassi Borzani, Qaqi e Samba (V), Banzato (P). Espulso: Amelotti (V) al 39′ st per somma di gialli; Fiamozzi (V) al 49′ st per reazione nei confronti della panchina ospite. Angoli: 6-2; fuorigioco: 3-0; tiri (in porta): 10 (6) – 6 (2); falli: 17-22; recupero: 1′ + 5′.
Fonte | Gabriele Galassi per Varese News