Bonazzoli alla Gazzetta: “La mia carriera vale più dei soldi”

Emiliano Bonazzoli, se la ricorda la sua ultima partita?
“Era il derby contro il Crotone e sono stato espulso. non era un periodo tranquillo, dissi qualcosa a un guardalinee”

Ricorda male: 1 maggio 2012, 38^ giornata, Reggina-Verona 0-1. E’ subentrato a Campagnacci al 28′ della ripresa.
“Ah si è vero, ma l’avevo già dimenticata. Era tornato Breda in panchina, mi avevano fatto capire che la mia storia con la Reggina era finita. (…) Il presidente Foti è stato chiaro: C’è crisi, avevo un contratto alto, la società non poteva pagare, mi dovevo trovare squadra. Ma non era facile, ho aspettato, sarei anche andato all’estero, ma non ho trovato nulla di interessante”.

La Reggina proponeva l’ennesima spalmatura di contratto?
“Ne avevo già fatte due, una con Atzori e una con Breda. La terza sarebbe stata troppo, avrei finito a 40 anni… Così sono stato messo fuori rosa con altri 7-8 ci allenavamo da soli. E a metà ottobre ho scelto di fare la rescissione, rinunciando a un anno di contratto. Non c’era altra scelta se volevo giocare ancora. Per stare alla Reggina non c’erano più le condizioni, ci hanno trattato male: mi avevano detto che ero il capitano e potevo finire la carriera a Reggio, io l’avrei fatto volentieri, invece poi mi hanno detto di trovarmi squadra…”

Ed è arrivato il Padova.
“A fine ottobre. Mia moglie è di Padova e avevamo deciso di venire qui a vivere. Io ho chiesto loro se potevo allenarmi con la Primavera, hanno visto che sto bene e mi hanno fatto una proposta: ho accettato subito. Era quello che volevo, mi hanno sempre parlato bene di questa società, gente seria e ambiziosa, qui sto bene”.

I primi allenamenti li ha fatti con Pea, poi è arrivato Colomba. Lo conosceva già?
“Sì tutti e due. Pea alla Sampdoria, Colomba l’ho avuto a Reggio: persona pacata che ama il dialogo con i giocatori”.

Il campionato riprende il 26, lei tornerà in campo dopo 270 giorni, come sta?
“Ho un po’ di ansia, non vedo l’ora di fare una partita vera, devo prendere confidenza. Magari faccio una partita con la Primavera, vediamo”.

Intanto domenica 20 compie 34 anni. Si sente vecchio?
“Il fisico non è più quello di una volta, gli allenamenti vanno dosati, ma la testa è quella giusta ed è quello che conta”. (…)

Mancano 16 gol per arrivare a 100 tra A e B: ce la può fare?
“Ci vorrebbe anche un altro anno. Dipende da questi 6 mesi: se me lo merito magari il Padova mi conferma”.

(…)

Quante possibilità ha di farcela il Padova?
“Non siamo tagliati fuori. Le prime due sono lontante, Empoli e Spezia mi piacciono, noi ci siamo rinforzati: i playoff sono il minimo che possiamo fare”.

Farà coppia con Vantaggiato, al rientro dalla squalifica per il calcioscommesse.
“Non lo conoscevo, ci stiamo affiatando, si vede che ha una voglia matta di tornare a fare gol per dimenticare. Si, promettiamo bene…”

Fonte | Nicola Binda per La Gazzetta dello Sport