Ottorino Schiavon (88 anni) sul Gazzettino racconta i suoi 75 anni da biancoscudato

Se il Padova ha celebrato i 100 anni nel 2010, nello stesso anno Ottorino Schiavon ha festeggiato le nozze di platino come tifoso, 75 anni a tifare solo e unicamente Padova. La sua passione inizia infatti nel lontano 1935, a 12 anni, quando partiva da Torreglia in bicicletta per recarsi all’Appiani. La prima gara a cui assistette come spettatore coincise con una larga vittoria dei biancoscudati sul Fano (7-1), ma Ottorino ci tiene a precisare che tutte otto le reti furono messe a segno dai padovani, perché la marcatura dei marchigiani fu un’autorete. Memoria incredibile e lucidissima.
Sposatosi nel 1950 con Giovanna, ha cercato di contagiare anche lei con la sua passione ma l’unica volta che Giovanna scese all’Appiani, sulla canna della bicicletta, commentò «ma questi sono tutti matti!». Ha seguito tutte le gare del “suo Padova” passando attraverso grandi soddisfazioni e amare delusioni, promozioni in serie B e in serie A e retrocessioni, anche quella amara del campionato 1984-85 a tavolino. Nonostante ciò non ha mai smesso di tifare e anche se il Padova perde, per lui ha sempre giocato bene: gli avversari erano troppo forti. Non solo le gare ufficiali, ma anche gli allenamenti: Schiavon ricorda che nel Dopoguerra si recava a vederli alle Frassenelle dove la squadra si allenava su un campo dove non c‘erano neppure le porte. Indimenticabile il 4-4 allo stadio Appiani il 20 febbraio 1949 con il Torino, pochi mesi prima della tragedia di Superga. Quello stadio Appiani – ricorda – dalle cui gradinate di terra usciva completamente infangato se pioveva.
Dal 1959, anno in cui inizia la rubrica “Tutto Il calcio minuto per minuto” ovunque si trovi ha l’orecchio incollato alla radiolina. Guai a disturbarlo; l’unica sostituzione dell’immancabile apparecchio radio è potuta avvenire ai giorni nostri con la televisione che trasmette le gare del Padova. I suoi calciatori preferiti “Hamrin e Brigenti” come li chiama lui, ma serba anche un ottimo ricordo delle deliziose giocate di Gino Cappello e della velocità di Gino Colaussi con cui aveva stretto amicizia in tempo di guerra.
Proprio oggi Ottorino Schiavon, imprenditore di successo, che si sta godendo la meritata pensione compie 88 anni e il suo auspicio è quello di rivedere alla fine del campionato il Padova tornare in serie A; scatterebbe la molla per convincerlo ad andare all’Euganeo, lo stadio che ha sostituito, ma non certo nel suo cuore, il mitico Appiani.


Fonte | Il Gazzettino