Torino, lo scacchiere di Ventura visto da La Stampa e La Gazzetta:

Trincea d’Europa: il nuovo boom arriva dalla difesa. Se l’attacco vive un momento di flessione «fisiologica», come la chiama Ventura che intanto a Padova recupera Bianchi (per le punte granata, 2 gol nelle ultime 7 partite: Ebagua contro l’Empoli e Antenucci contro il Bari), è il pacchetto arretrato il pistone del motore che nell’ultimo mese ha girato di più e meglio.
La stoccata di Parisi, che ha infilzato il Bari, è solo l’ultimo indizio di una squadra sempre più a trazione posteriore. È il nuovo marchio del gruppo di Ventura, in parte anche la novità di una squadra schierata con l’offensivo 4-2-4. Questa estate si poteva pensare a tutto, tranne che ritrovarsi con il Toro padrone della B con solo il 12º attacco ma con una difesa insuperabile, considerati i precedenti, e adesso anche con il vizio del gol, tanto da essere stata protagonista delle ultime tre vittorie: contro Empoli, Reggina e Livorno. Se le prodezze di Darmian, D’Ambrosio e Parisi hanno portato in cascina 9 punti, è tutto il reparto guidato da Ogbonna ad aver riacceso sul Toro i riflettori di un primato strameritato, che ormai custodisce in solitudine da 10 giornate.
Ventura è stato molto abile a costruire una fortezza inespugnabile, a prova di ladri, che l’anno scorso di questi tempi aveva già subito 6 sconfitte e raccolto in fondo al sacco 21 palloni. Adesso, dopo 17 giornate, i granata sono la miglior difesa della serie B, con 8 gol subiti, e l’unica squadra ad aver perso solo una volta (a Gubbio). Ma non solo. Sono diventati una trincea internazionale. Per media gol subiti, uno ogni 191’, sono la miglior difesa d’Europa, mettendo sotto la lente, oltre a quello italiano, i quattro campionati di serie A e B più importanti: inglese, spagnolo, tedesco e francese. Tra le big, dietro il Toro rimangono in scia solo tre squadre.
In Italia c’è l’Udinese, che ha subito 6 reti in 12 giornate e ha una media di un gol ogni due partite. Granata davanti anche al Barcellona di Messi (7 reti in 13 turni: media di uno ogni 167’) e al Bayern Monaco di Ribery, che ha incassato 9 gol in 14 turni di Bundesliga, uno ogni 157’. Il confronto è ampiamente a favore del Toro anche per quanto riguarda le squadre di Championship, Segunda Division, Bundesliga 2 e Ligue 2. In Inghilterra, le squadre che hanno accusato meno gol sono West Ham, secondo, e Middlesbrough, quarto, con 15 in 18 giornate. In Spagna comanda l’Hercules, che ha subito gli stessi gol granata ma in 15 turni (168’ la media). Peggio in Germania, dove le migliori – che non sono in testa – viaggiano a un gol ogni 112’, e in Francia, dove la capolista Clermont ha una media di 126’.

Insomma, il Toro che domina la B si può leggere anche al rovescio. Di certo non è un caso. Ventura nei momenti migliori della sua carriera ha sempre avuto un grande aiuto dai difensori. È successo a Bari due anni fa, il suo fiore all’occhiello (per tanto tempo è stata la meno battuta d’Europa), e anche a Pisa. Adesso sta capitando al Toro. Che si può permettere anche un attacco con le polveri bagnate. Tanto adesso ci pensa la difesa.


Due squadre torinesi al comando in categorie diverse, a dispetto delle previsioni di fine estate, filosofie diverse di gestire il gruppo da parte di Conte e Ventura. Il primo, trovata la giusta alchimia, cambia squadra il meno possibile (un giocatore al massimo, gli stessi undici nelle ultime 4 gare), il tecnico granata contro il Padova schiererà la 18ª formazione diversa in 18 gare. Se il turnover ad inizio stagione per l’allenatore era la regola, «per coinvolgere tutto il gruppo nel progetto», parole di Ventura, oggi il turnover è d’obbligo per via degli infortuni più o meno gravi e le squalifiche (3 gli assenti contro il Padova). Tante facce nuove, lo stesso risultato. E’ quanto si augura Ventura alla vigilia di due sfide cruciali.
Emergenza All’Euganeo sarà emergenza a centrocampo con Basha e Vives squalificati oltre a Parisi. Toccherà a De Feudis (in campo solo 17 minuti) far da spalla a Manuel Iori, lo stakanovista del gruppo, il sale del gioco di Ventura. L’ex centrocampista in prestito dal Chievo dopo la stagione a Livorno, ha saltato una sola partita, per squalifica, ha giocato più di tutti i compagni di squadra (1.440 minuti, secondo soltanto al portiere Coppola). «Non abbiamo fatto ancora nulla – dice Iori guardando la classifica – la B è questa, regala risultati a sorpresa e se non sei sempre concentrato rischi ovunque. Saremo una grande squadra se sapremo mantenere i piedi per terra, capaci di soffrire e portare a casa il risultato». Manca solo il primo gol in granata. «Qualche golletto l’ho sempre fatto, arriverà anche il mio, spero presto, meglio se decisivo». Con Bianchi squalificato contro il Livorno è toccato ancora a Parisi, terzo difensore a rete, sbloccare il risultato, decimo granata a trovare la via del gol. Un Toro equilibrato nonostante le squadre di Ventura abbiano sempre brillato per la quantità di gol segnati (20, solo 8 subiti, la difesa meno battuta). Un motivo c’è. Contro il Livorno solo Antenucci era in campo del poker d’attacco pensato in estate tra infortuni e squalifiche.
Fonte | Francesco Manassero per La Stampa | Fonte | Francesco Bramardo per La Gazzetta dello Sport