Falsini a Bresseo «Siete attrezzati per andare in A. Che nostalgia…»

BRESSEO Fa capolino a Bresseo, in quei campi che ha trionfalmente calcato nemmeno tre anni fa, un inedito Gianluca Falsini: giacca scura, scarpe nero lucido e un cappellino di lana, chissà, a nascondere la sua inconfondibile nuca. Che voglia evitare la ressa dei tifosi? Quel che è certo è che quei luoghi non li ha mai dimenticati: «Mi sento come se non me ne fossi mai andato da qui – le sue prime parole – Mentre percorrevo la strada in direzione Bresseo, un sacco di ricordi riaffioravano nella mia mente, è stata veramente un’emozione. Però, devo ammettere che stare dall’altra parte della rete che delimita il campo è tutta un’altra sensazione».
È passato per salutare i vecchi compagni in biancoscudato, Bovo, Cano e Jidayi, e i vecchi amici di Verona, Marcolini e Italiano. Ma è venuto anche per sbirciare gli allenamenti dI Alessandro Dal Canto: chissà mai ne possa trarre qualcosa di utile, ora che lui a guidare gli allievi dell’Hellas. «È un bravissimo allenatore – afferma Falsini sul conto del mister biancoscudato – L’ho conosciuto in una trasmissione televisiva la stagione scorsa, poco dopo il suo insediamento al posto di Calori, e gli ho predetto che sarebbe stato riconfermato anche per la stagione in corso. Sul momento mi sorrise, i fatti hanno poi dimostrato che se l’è guadagnata. È tutto merito suo». Nonostante ora viva a Verona, il “sindaco” Falsini, come affettuosamente lo chiamavano i tifosi, segue costantemente le vicende del Padova: «E’ una squadra attrezzatissima, che può andare tranquillamente in serie A come prima o seconda del torneo. Se il Torino sta dimostrando il suo valore, la Sampdoria è troppo attardata. E Sassuolo, Pescara e lo stesso Hellas non sono assolutamente più forti del gruppo di Dal Canto».
Fonte | Francesco Cocchiglia per Il Mattino di Padova