Valentina Maio, compagna di Turchi e presidentessa:”Lanciano in B per aprire un ciclo”

LANCIANO. Valentina Maio, giovane presidentessa della Virtus Lanciano e moglie del calciatore rossonero Manuel Turchi, al Padova dal 2005 al 2008 (46 presenze a 4 gol in biancoscudato), ha coronato il sogno di una città intera afferrando dopo quattro anni di presidenza un risultato mai raggiunto dalla città abruzzese.
La Serie B: Dopo anni di depressione calcistica, tra dilettanti e Serie minori, a fine anni Novanta il Lanciano è tornato finalmente tra i professionisti. Dopo cambi di proprietà e campionati che assopivano la tifoseria e le velleità di grandezza. Il cambio di passo è arrivato con il volto gentile e il sorriso furbo di Valentina che, aiutata dal fratello e dal papà, imprenditore nel settore dello smaltimento rifiuti, con un mix di inesperienza ed entusiasmo ha costruito un pezzo alla volta un sogno evocato sin dall’inizio della presidenza e poi rimandato fino alla stagione appena conclusa.


«Quando la mia famiglia ha acquisito questo club, ha garantito che avrebbe portato la squadra in B entro tre anni. Ce n’è voluto uno in più ma abbiamo ugualmente mantenuto le promesse. E scusate il ritardo!». E’ un fiume in piena Valentina Maio, presidentessa di una squadra destinata a restare nella quasi centenaria storia di questo club. Dopo il lungo pianto liberatorio nell’immediato dopo partita di Trapani, quando ha dedicato ai suoi figli, al marito Manuel Turchi (ex attaccante biancoscudato) e alla famiglia, l’impresa appena compiuta dai ragazzi di Gautieri, la numero uno della Virtus ha voluto vivere in prima persona le varie fasi dei festeggiamenti.
Lasciandosi coinvolgere dall’entusiasmo delle migliaia di supporters che domenica notte hanno fatto le ore piccole pur di attendere il ritorno, in città, dei loro beniamini.
«E’ per questa gente», spiega, «che abbiamo fatto tanti sacrifici. Per regalare loro e regalarci momenti come questi. E’ stata dura ed in alcuni momenti, lo confesso, avevamo anche pensato di mollare tutto: alla fine, però, è prevalsa la passione per il calcio e la voglia di riprovarci. Ma cambiando totalmente registro, rispetto al trienno precedente».
Abbattimento dei costi e drastico abbassamento dell’età media dell’organico, affidato nelle abili mani di un tecnico giovane e ambizioso: «Proprio come noi, ed anche quella si è rivelata una scelta azzeccata, perchè mister Gautieri è stato il valore aggiunto di un gruppo straordinario, per qualità tecniche ed umane. Un gruppo che raramente ha deluso le attese e che merita le straordinarie testimonianze d’affetto tributategli quest’anno dalla tifoseria, altrettanto meritevole per la passione con cui, quest’anno, si è stretta attorno a noi e ai ragazzi, sostenendoli passo dopo passo, fino all’ultimo, straordinario appuntamento vissuto domenica in Sicilia».
Avete sempre detto di voler ripartire con Gautieri: adesso che i play off si sono conclusi e la B è una realtà concreta, che cosa si può dire al riguardo? «Mio padre Franco è stato assai eloquente al riguardo, parlando a nome di tutta la famiglia. L’obiettivo è di andare avanti con lui. Non appena avremo esaurito i doverosi festeggiamenti, ci siederemo a tavolino gettando le basi per un’intesa che mi auguro possa essere raggiunta senza problemi».
Questione nuovo stadio, com’è la situazione? «Il progetto è pronto e va avanti. A maggior ragione adesso che siamo in B e c’è la concreta opportunità di proporci come un punto di riferimento della vasta area frentano-sangrina».
Nel frattempo bisognerà però adeguare il Biondi: «E’ vero, e bisognerà farlo in fretta, visti i tempi ristretti e la volontà, comune peraltro a quella degli amministratori locali, di iniziare la stagione a Lanciano e non altrove».
A suo marito Manuel Turchi che cosa ha detto? «Niente. Ci siamo abbracciati ed abbiamo pianto di gioia».
Resterà anche in B? «Dipende da quanto chiederà d’ingaggio…».
A proposito, si parla di un consistente premio promozione (circa 300.000 euro) da elargire alla squadra: «Chi mi conosce sa che sono sempre molto oculata in fatto di conti, ma mai come stavolta sono contenta di queste uscite aggiuntive».
L’ultimo pensiero della presidentessa è per il ds Luca Leone: «Un amico sincero ed un elemento prezioso, che desidero ringraziare per il suo contributo alla causa. Ha vissuto anche lui momenti poco piacevoli, quando era nel mirino delle contestazioni della piazza. Proprio lui che da giocatore aveva dato tanto a questa squadra. Ha saputo però tener duro e, anche grazie alle nostre insistenze, è rimasto prendendosi in quest’anno le soddisfazioni che meritava. Gli dobbiamo molto: a lui come a tutti i nostri collaboratori, il cui apporto si è rivelato altrettanto prezioso, anche da parte di chi ha lavorato nell’ombra, al riparo dai riflettori».


Fonte | Stefano De Cristofaro per Il Centro