Sala Stampa, Dal Canto:”Mea Culpa per l’atteggiamento”, Cutolo:”Fischi mi han caricato troppo”, Cestaro:”Ripensare alla tessera”

Marcello Cestaro: “I nostri tifosi dovrebbero copiare quelli del Verona con la tessera, è una constatazione, senza che si arrabbino. Il clima era splendido. L’Hellas ha quattro anni di astinenza dalla B, sono contento da veneto di rincontrali. Riuscire a fare questo tipo di partite è un bene, sono soddisfatto del punto preso”.


Alessandro Dal Canto: “E’ stata una gara durissima, nel primo tempo il Verona ha fatto nettamente meglio di noi, siamo stati saltati sistematicamente e la cosa non mi piace per niente, poi nel secondo la gara si è equilibrata. Per qualità ed esperienza dobbiamo fare meglio. Sul 2-2 ci sono state palle clamorose per vincere, ma alla fine il risultato è equo. Ho visto un primo tempo dove non abbiamo mai giocato a pallone, il Verona non ha concesso spazi o errori, erano cose che sapevamo comunque. Non ci capiterà sempre di riuscire a riacciuffare le gare come qui o come a Genova, dobbiamo migliorare drasticamente questo atteggiamento. Forse ho sbagliato io l’atteggiamento da tenere, faccio mea culpa, potevo prepararla meglio. Cutolo? E’ stato tutto troppo esagerato, il trattamento a lui, la sua esultanza provocatoria e quello che ne è scaturito dopo. Non mi piacciono gli atteggiamenti istigatori in negativo e qui non è stato il mio giocatore”.


Daniele Cacia: “Sono contentissimo per questo primo gol col Padova, perché era troppo tempo che non la buttavo dentro, mi dà stimoli, il gol è il mio pane quotidiano. Era importante uscire con un punto dal Bentegodi, adesso può non sembrare, ma questi sono i punti decisivi a fine campionato quando si tireranno le somme”.


Marco D’Alessandro: “La squadra ha sempre raddoppiato sugli uomini, il Padova è stato bravo a recuperare grazie a Milanetto che ha messo una grande palla. Quel pareggio dopo 8′ della ripresa ci ha un po segato le gambe. Il Verona deve migliorare su alcune situazioni.”


Andrea Mandorlini: “Per mezzora ho visto solo il Verona, poi il Padova ha giocatori di categoria. Cutolo? Credo sia giusto esultare, ma certe cose vanno fatte sotto la propria curva. Il primo tempo la squadra è girata bene, poi è mancata l’agilità alla squadra. Per noi questo era un banco di prova contro una grande squadra, volevamo capire di che pasta siamo fatti, su questo punto di vista sono soddisfatto. Poi il pareggio mi sta un po stretto, che a strappare un punto siano i miei amici di Padova rende il tutto meno amaro.


Aniello Cutolo: “Mi hanno massacrato di fischi e insulti, allora io esulto come mi pare. Ho esagerato nell’esultanza ma ero nervoso. Sapevo di dovermi aspettare una simile accoglienza, ma forse stavolta era un pò esagerata. Comunque l’avevo detto che se segnavo esultavo, e in questo momento è una goduria. Il gol? Mi sono accorto subito che era valido, quando ho visto la palla dentro di un metro ho guardato il guardalinee e son partito. Mandorlini? Ho perso un po’ la testa, ma credo che in quel momento non ci fosse niente di grave. I fischi mi hanno caricato, una volta superato l’impatto con il Bentegodi, forse mi hanno caricato anche troppo. Dedico il gol alla mia famiglia e ai tifosi… del Padova.”


Dante Piotto