Il pm chiede di chiudere il fascicolo su Milanetto per il derby di Genova. L’avvocato: “Ora i danni”

PADOVA 6 agosto 2012, una riga di comunicato stampa: «Il Calcio Padova informa di aver risolto il contratto con il calciatore Omar Milanetto». Se n’era andato all’inizio di agosto chiedendo e ottenendo la risoluzione contrattuale con il club biancoscudato perché non riusciva più a sopportare l’ostilità di una parte dell’ambiente e il fardello di un’indagine ancora aperta dopo il suo arresto avvenuto il 28 maggio scorso. Omar Milanetto, adesso, incassa la sua prima rivincita personale. Il pm di Genova Biagio Mazzeo ha chiesto l’archiviazione, oltre che per lui, anche per gli ex giocatori del Genoa Criscito, Dainelli e Palacio, indagati per ipotesi di frode sportiva nell’ambito della presunta combine per il derby Genoa-Sampdoria 2-1 dell’8 maggio 2011. Milanetto aveva un contratto in essere con il Padova fino al 30 giugno 2013 ed è era tornato ad allenarsi con i compagni all’inizio di luglio dimagrito di 8 chili dopo la detenzione durata fino al 14 giugno. Sul suo capo, almeno per il momento, non gravano deferimenti della Giustizia sportiva, visto che il procuratore della Figc Stefano Palazzi ha dichiarato più volte di voler attendere gli esiti dell’indagine penale prima di formulare eventuali accuse: «Ho sempre dichiarato che Omar è innocente – spiega il procuratore Beppe Galli – e il tempo dimostrerà che ha ragione su tutto il fronte. Mi dispiace perché i giornali lo hanno sempre sbattuto ingiustamente in prima pagina, ne ha sofferto lui e soprattutto sua madre che è molto anziana. Vedere suo figlio in manette portato in carcere è stato un dolore immenso. Se l’indagine avesse avuto tempi diversi, magari adesso giocherebbe ancora nel Padova, un peccato che sia finita così, ma dobbiamo rispettare la sua scelta. E’ lui ad aver voluto così». Milanetto, a quasi 37 anni, rimarrà sicuramente fermo fino a gennaio e poi potrebbe decidere di appendere le scarpe al chiodo oppure di tornare a giocare per un’ultima stagione. Il suo avvocato Mattia Grassani illustra la sua posizione e le prossime mosse sul fronte legale: «Ad influire sull’addio al Padova di Milanetto – spiega – è stata la particolare situazione che si era creata dopo il suo arresto. Un arresto ingiusto, frutto di un grave errore giudiziario e per il quale confermo che chiederemo i danni allo stato. Per quanto riguarda Genoa-Sampdoria, eravamo certi che sarebbe finita così e la richiesta di archiviazione non ci sorprende. Per quanto riguarda Lazio-Genoa, l’inchiesta di Cremona è ancora aperta e ci aspettiamo che la posizione di Milanetto possa essere stralciata. Se così non fosse, ci difenderemo fino alla fine in tutte le sedi possibili. Per quanto riguarda la Giustizia sportiva, al momento è prematuro esprimere una valutazione. Aspettiamo che le indagini preliminari di Cremona terminino e vediamo cosa verrà deciso, poi prenderemo una decisione». Una parola, infine, sull’udienza al Tnas per Vincenzo Italiano (3 anni di squalifica nei primi due gradi di giudizio) e il Calcio Padova (2 punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva) in programma domani: «Sarà un’udienza interlocutoria – chiosa Grassani – depositeremo le nostre memorie difensive, i tempi saranno più lunghi per arrivare al verdetto»
Fonte | Dimitri Canello per Corriere del Veneto