PADOVA Folle, senza tempo, esilarante. Il libro? Si, ma anche la sua presentazione. Se l’ultima fatica letteraria del giornalista del «Mattino» Furio Stella, Il Cameriere di Rocco (edizioni La Torre, 10 euro. A questo link la descrizione), si promette di immergere il lettore in un’atmosfera surreale, tra flashback e ritorni al futuro, non si può dire che il suo lancio alla libreria Melbooks di Piazza Insurrezione, ieri pomeriggio, sia stato da meno. Padova di fine anni 50 che si intreccia con la città multietnica moderna, un’amicizia forte che spinge il protagonista a dare tutto se stesso pur di aiutare un amico in difficoltà e sullo sfondo le vicende calcistiche della squadra biancoscudata di ieri e di oggi. Ecco perché tra le tante persone che hanno affollato lo store nel centro cittadino, non potevano mancare i due rappresentanti più illustri del Padova che fu, Gastone Zanone e Humberto Rosa che ha letto, tra simpatiche battute e gag, la parte del libro in cui viene descritta l’epica sfida del 1958 all’Appiani tra i panzer e la Juve. «Cosa avrebbe detto Rocco? Ciò mona, no te si neanche bon de lezere…», la presa in giro di Zanon al compagno “Coco”. La presentazione, condotta da Martina Moscato, ha vissuto i suoi momenti più suggestivi con la lettura di alcuni brani fatta dall’attrice Carla Stella, anche se il vero mattatore del pomeriggio è stato l’autore del libro. Tra aneddoti, curiosità storiche su Padova e retroscena gustosi sugli errori del giornalismo, Furio Stella ha svelato anche com’è entrato in contatto con la vera storia del cameriere di Rocco, grazie alla signora Nadia Seresin (presente in sala), figlia dell’autentico cameriere di Cavalca che serviva il Paron negli anni d’oro del calcio padovano.
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova
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